Sesshomaru X Rin – L’amore che era scritto a cui nessuno aveva creduto davvero –

In questo articolo voglio parlarvi dell’amore di Sesshomaru per Rin.

Con l’uscita di Yashahime abbiamo assistito finalmente ad una conferma ufficiale di questa coppia, a cui perfino io non ci speravo sul serio.

 

 

Questa fan Art è stata realizzata dall’animatore di Inuyasha in the Final Act, Sachiko Suigimoto.
Uno degli Animatori anche di Yashahime!

Pubblicato da Le più belle frasi di Inuyasha Ranma su Mercoledì 20 gennaio 2021

 

In effetti, abbiamo avuto tanti indizi davanti agli occhi, tante piccole cose, segni, paragoni spesso citati in disegni della Rumiko, frasi dei film: “Tu possiedi qualcosa da proteggere?”, il paragone tra Kagome e la piccola Rin, entrambe riuscite a cambiare un demone.


Secondo un’antica leggenda, si corteggiava la propria amata regalandole kimoni, e Rin da Sesshomaru ne ha avuti davvero parecchi. Forse Rin è l’unico personaggio che può svegliarsi la mattina e chiedersi: “che cosa mi metto oggi?”, oppure, dire semplicemente “non ho nulla da mettermi” con un armadio pieno di kimoni, e Sesshomaru in viaggio ad acquistarli come una collezione di figurine che non finisce mai.

Sul serio, pensateci, i nostri personaggi hanno sempre gli stessi vestiti addosso!

Comunque, mi sto dilungando in cose che non avrei mai pensato di dire, ma pensateci! XP Setsuna ha la stessa veste che portava da bambina anche anni dopo! Come può essere? Ehm, ehm…

Torniamo a noi.

 

Il primo incontro

Primo incontro Sesshomaru e Rin
Primo incontro Sesshomaru e Rin capitolo 129

Tenseiga invia Sesshomaru in un luogo che sa essere sicuro. Lì poco distante abita Rin. Quando la bambina incontra Sesshomaru per la prima volta sa che non è umano, ma nonostante ciò, non ha paura. È ferito e bisogna aiutarlo, un pensiero davvero altruista per una piccola e innocente bambina.

In quel momento dopo lo scontro con Inuyasha, Sesshomaru è vulnerabile. Rin ha sofferto, è sola. Gli offre cibo e acqua, nonostante il demone non sia d’accordo.

Per offrirgli il miglior cibo viene picchiata, (inutile dire cosa penso di quei tipi “gentili”) ma nonostante ciò, lei è generosa. Forse vede in Sesshomaru qualcun altro solo come lei. Fa di tutto per trovargli cibo, offrendo dei piatti anche piuttosto disgustosi, ma è tutto ciò che ha.

E in quel momento che vediamo il primo interesse da parte di Sesshomaru, inizia già lì a preoccuparsi per un’umana, oppure è semplice curiosità? Ciò nonostante si chiede cosa le sia successo, e lei alla sua domanda ricambia con un sorriso. Questa scelta, questa piccola gioia che le dimostra Sesshomaru non la capisce. Lui ha fatto solo una domanda.

Ricordiamoci, inoltre che quella bambina non parla più, quando nel manga torna da Sesshomaru senza il pesce, Rin sembra timida, dispiaciuta di non poter dare di più. Sesshomaru non è mai stato di troppe parole, eppure per la prima volta sembra interessato a qualcosa, nemmeno Jaken l’avrebbe riconosciuto. Con le sue parole sembra cercare di confortarla, per lui va bene non sapere la risposta alla sua domanda.

“Non devi farlo se non vuoi” un po’ se ci pensiamo l’insegnamento che Sesshomaru le ha dato sin da subito; come se le chiedesse “non devi aiutarmi se non vuoi”, “ non devi parlare se non vuoi farlo”, “non devi seguirmi se non vuoi”. Sappiamo molto bene che tante volte Sesshomaru ha cercato di separarsi da Rin per il suo bene.

Ma lei ha sempre scelto Sesshomaru. Questa fu la scena iniziale di molte altre, forse il rapporto più maturo che abbiamo seguito in Inuyasha.

“La prima volta che è stata rianimata, nel momento in cui ha aperto gli occhi, si sono scambiati uno sguardo dell’anima, che armonizza l’energia tra due persone. Hanno mantenuto un contatto visivo profondo per quasi mezzo minuto. Non c’erano parole, Rin non aveva l’opportunità di dire grazie, e Sesshomaru non le ha fatto domande. Hanno detto tutto ciò che era necessario essere detto attraverso il loro silenzio.

– Lawless Lane, Sesshomaru e Rin: The Silent Soul Love

 

In realtà, dal punto di vista del manga, è il ricordo del suo sorriso a spingerlo a reagire, come nell’anime, ma a differenza del manga la scena è più toccante e sentimentale. Nel manga viene esaltata la voglia di utilizzare  la sua arma contro Inuyasha, mettendo in secondo piano la dolcezza della scena che ci viene regalata nella versione animata.
Lì vediamo Sesshomaru utilizzare Tenseiga, come per Tessaiga con Kagome.

Tenseiga ha salvato un’umana dalla morte. Tessaiga è nata per proteggere un’umana. Entrambe le spade create dal proprio padre, avevano un compito più grande: “quello d’insegnare ad amare“.

Se analizziamo il personaggio, nato tra i nobili, Sesshomaru può esser

Guardate che sguardo dolce ha Sesshomaru

considerato un aristocratico. Si sente superiore; demone completo, figlio del grande demone cane. Tutti intorno a lui lo temevano, con suo fratello non conosce che l’odio; perché l’altro… figlio di madre diversa, e per di più… un’umana, e nonostante ciò, ha ricevuto il dono più importante. Sesshomaru invidiava Inuyasha, per Tessaiga, ma in realtà lui non aveva bisogno di quella spada.

 

Lui è abbastanza forte da vivere senza. Il loro padre aveva tutto calcolato: Tessaiga serviva ad Inuyasha per non perdere il suo “io”, trasformandosi in un demone nelle situazioni di pericolo, in un essere senza ragione.

Tenseiga, invece, non può ferire, può esser utilizzata soltanto per salvare una vita.

Rin non lo tratta come un suo superiore, non ha paura. Gli dona un sorriso autentico e caldo, e lo tratta come nessuno avrebbe mai fatto.

Dopo questa seconda vita, Rin diventa il nuovo membro del gruppo di Sesshomaru. Come dimenticare la frase solita “Silenzio, Rin” (episodio 44/ capitolo 157 del manga).

Volume 24 prima edizione

Rin urla all’infinito per il cadavere di Goshinki. Non dice “zitto o ti ammazzo”, è gentile, delicato nonostante sia infastidito.

“Silenzio, Rin. Fai troppo rumore” e quando alza un po’ di più la voce. La bambina si mette sull’attenti.

Rin non è costretta a rimanere, e lì di sua spontanea volontà. Rin non cambia Sesshomaru dall’oggi al domani. È un processo lungo e delicato.

 

 

 

 

Nell’episodio 75 “le quattro pantere” vediamo Sesshomaru sereno alla foce di un fiume, guardare Rin giocare nell’acqua. Accetta Jaken e il suo atteggiamento con la ragazzina. Per la prima volta accanto a Sesshomaru, per merito di Rin c’è serenità.

Rin non cambia la personalità di Sesshomaru, non modifica la sua natura, ma lo accompagna, non gli chiede nulla solo di rimanere al suo fianco.

Kikyo voleva che Inuyasha diventasse un umano, Kagome che rimanesse se stesso. Kagura la libertà contro Naraku.

Ciò dimostra ancora una volta quanto queste due ragazze: Rin e Kagome siano simili pure di cuore.

Sesshomaru, inoltre la tratta con rispetto, dandole importanza.

Il rispetto che Sesshomaru mostra a Rin è insuperabile. Quando Naraku rapisce Rin per attirare Sesshomaru nel suo castello (episodio 80 / capitolo 219 del manga).

Naraku si riferisce a lei come “Ragazza”, ma Sesshomaru il demone dal cuore di ghiaccio, la chiama unicamente Rin. (Lo vediamo anche in Yashahime con lo spirito dell’albero).

Lei è insostituibile. Ha un’identità, un nome e una connessione con lui. Ancora più importante, questo non è qualcosa che tiene per sé. Sesshomaru dice intenzionalmente il suo nome per rispetto per lei, ma anche per dire a Naraku il suo nome, “lei ha un nome”. Nonostante dica che non gl’importa. Lui è lì.

Sesshomaru ripete sempre questa sua abitudine di chiamarla per nome, soprattutto quando la persona a cui sta parlando non lo fa. Come con sua madre nell’episodio 9 di final Act, i capitoli 467-471. Tutti sottovalutano quella bambina, ma in realtà per Sesshomaru è importante.

Non posso salvarla, non posso salvarla… Tenseiga ti lascerò morire qui per questo. È la mia decisione; per me non c’è nulla che abbia lo stesso valore della vita di Rin.

 

Sesshomaru, nell’aldilà;  episodio 9 Final Act

Man mano che il loro rapporto procede, qualcosa cambia in Sesshomaru, non attacca più, non uccide senza una ragione. Tiene lontano Rin da situazioni simili.

Unicamente nell’anime Sesshomaru incontra Ginta e Hakkaku (episodio 99: un incontro casuale tra Koga e Sesshomaru). Sesshomaru sente l’odore di lupo che ha sottratto la vita a Rin la prima volta. La bambina li riconosce e ha paura. Sesshomaru dei primi episodi li avrebbe uccisi solo perché messi sulla sua strada, ma è più preoccupato ad allontanare Rin, distraendola da simili ricordi.

“Allora Rin, volevi provare a prendere dei pesci o sbaglio?”

Nel secondo incontro, misto tra ironia dei due compari di Koga intenti a tenere lontano il loro capo da Sesshomaru fino all’incontro decisivo; dimostra come Rin sia l’elemento chiave nelle scelte di Sesshomaru. Koga è cambiato grazie a Kagome, e salva la vita di Rin. Grazie ai due frammenti è più veloce di Sesshomaru. Jaken meravigliato della scelta di non seguirlo per vendicare la morte di Rin riceve la seguente risposta: “se soltanto ci avesse provato ora, l’avrei ucciso senza pietà”.

Rin e Jaken

Perfino Jaken si affeziona a questa bambina. Nell’episodio 96 “Jaken avvelenato”. Rin spiega la sua più grande paura:

“Mio papà, mia mamma,  mio fratello sono tutti morti. È per questo motivo che non voglio più vedere morire nessuno. Non voglio più che questo accada”

Nei suoi momenti di pericolo ciò che chiama istintivamente è: “Signor Sesshomaru”. Sesshomaru è la sua sicurezza. Il pianto di quella bambina riesce a richiamarlo.

Il pensiero di perdere un membro della sua nuova famiglia, l’addolora così profondamente da rischiare la sua vita per quella degli altri.

“Una di quelle persone capaci di scardare l’anima di chi sta loro intorno come il sole d’estate, sono certo che ha un cuore grande, e uno spirito dolce come Kagome”.

Jinenji

Rin è di buon cuore, senza pregiudizi.

Sesshomaru conosce Rin, non l’abbandona per aver messo in pericolo la seconda vita che gli ha donato.

Se Jaken è un servitore di Sesshomaru, Rin è libera di fare le proprie scelte.

Quando si risveglia Jaken la sgrida, è lui a ricordarle quanto sia importante il dono che Sesshomaru le ha fatto, e in un modo brusco, ma gentile gli ricorda la preoccupazione che reca a Sesshomaru, per tutte le volte che si trova in pericolo.

Rin e Kagome: gli indizi della Rumiko a cui non avevamo dato peso

Oltre all’aspetto, all’animo, Kagome e Rin hanno entrambi i nomi scritti in Hiragana, invece che in Kanji, forse una scelta fatta ben prestabilita, perché i loro nomi scritti in quel modo non hanno significati diretti.

Il nome “Rin” può significare “freddo”, “campanello”, “compagno”.

Nell’anime viene espresso più volte quanto l’anima di Kagome sia grande da distruggere lo specchio di Kanna, anche quella di Rin si dimostra grande nel momento in cui viene rilasciata dagli inferi. L’amore che ha insegnato a Sesshomaru, lo spinge a salvare altre anime nell’aldilà.

Le due ragazze, oltre ad avere un legame forte con un demone, sono altruiste: Aiutano chiunque.
Kagome aiuta Kikyo, e Rin, Kagura nonostante l’avesse rapita. Kagura, l’aiutante di Naraku il nemico di Sesshomaru.

Kagura in quel momento era come Sesshomaru, sola, ferita e abbandonata. Rin sapeva oltretutto i sentimenti di Kagura per Sesshomaru.

Sia Kikyo che Kagura erano entrambe vulnerabili in acqua. Entrambe hanno rischiato la vita per salvarle. Rin a differenza di Kagome, però non vede Kagura come una minaccia, non le pesa al cuore. Non ha sentimenti che la possono far considerare quella persona una rivale.

La crescita a livello romantico c’è stato sicuramente dopo, quando Rin è diventata donna. Libera di scegliere di seguire il suo cuore, e sentimento.

 

In Sesshomaru per sempre; episodio 162.

 

Sesshomaru uccide dei banditi dopo aver attaccato un villaggio. Conosce i sentimenti di Rin, la sua famiglia è stata uccisa da dei banditi.

In questo episodio Jaken racconta l’idea del futuro di Sesshomaru; come Inuyasha, Sesshomaru vuole diventare il più forte per prendere il posto di suo padre. È ironico come i due fratelli siano così fissati con l’idea di diventare più forti.

Jaken in quel momento spezza l’entusiasmo di Rin dicendole che essendo un essere umano, il tempo di Sesshomaru è completamente troppo per Rin. Lei è un’umana è il suo spazio in quella terra è breve.

Inuyasha e Sesshomaru hanno entrambi abbandonato l’idea di diventare più forti. Il loro sogni sono stati sostituiti da un altro desiderio:

Inuyasha ha capito che essere un demone completo non è ciò che in realtà desidera, ma anzi, un ostacolo per restare con i suoi amici, e la sua persona amata. Nello stesso tempo, come scopriamo in Yashahime, Sesshomaru abbandona l’idea di sostituire suo padre per restare con Rin.

 

In quel momento il desiderio di Rin è di esserci ancora. Jaken l’ha ferita, ma lei desidera restare con Sesshomaru per sempre. Quando il monaco la porta via, lei desidera restare con lui. Non vuole vivere in un villaggio umano. Solo con le suppliche della bambina, lui torna a prenderla.

Se qualcuno continua a dire, e fare strane accuse a Sesshomaru, sappiate che non siete poi tanto diversi da quel monaco ricco di pregiudizi.

Sesshomaru ha lasciato Rin al villaggio, per permettergli ancora una volta di scegliere dove essa stessa volesse vivere.

Ciò che Rin vuole è rimanere comunque con Sesshomaru, seppure nei suoi ricordi. Quando ormai sarà troppo tardi.

Sesshomaru non ferisce quei monaci. Il suo intento è solo quello di recuperare Rin.

“Decidi tu cosa fare”  è questo ciò che le insegna, di nuovo.

Nonostante tutti le dicessero il contrario. Saluta il monaco con un sorriso, sapendo che nonostante tutto, lei ha già scelto. Andrà contro corrente, facendo quello che tutti le dicono sia impossibile.
Sia Kagome che Rin hanno dato un insegnamento a quel monaco.

“Quando morirò, voi vi dimenticherete di me?”

“Non dire stupidaggini Rin!”

La relazione tra Rin e Sesshomaru è costituita da rispetto, benevolenza e coscienza. La piccola Rin è la coscienza di Sesshomaru, lui rispetta ogni scelta che fa.

Se cerca di seguirlo, di cercare cibo, (episodio 96), di rischiare la sua vita per Jaken, di difendere Kohaku (episodio 111; scontro finale), di dirgli di non schierarsi con Naraku (Final act 15) chiede di non essere lasciata in un villaggio umano (episodio 162 Sesshomaru per sempre) chiede di essere amichevole con Kagome e Inuyasha.

Lui vuole che Rin viva la sua vita, faccia le sue scelte.

A fine articolo vi proponiamo la proposta di Sesshomaru presente nel drama CD. 

Sesshomaru non le impone nulla.

Nell’episodio 9 di final act, prima citato, assistiamo alla prova del mutamento e del legame forte che lega questi due personaggi.

Sesshomaru abbandona la sua spada, ormai inutile, nel non poter salvare ciò a cui lui tiene.

Nel dolore, nei sensi di colpa, fa un gesto che il vecchio Sesshomaru non avrebbe mai fatto: Per la prima volta compie qualcosa non solo per Rin, affranto dal dolore e dall’impotenza. Sesshomaru risponde alle chiamate delle anime morte negli inferi che desiderano essere purificate.

Rin ha spinto Sesshomaru a crescere ed ad essere una persona migliore.

Non uccide Kohaku, vittima di Naraku quando sta per uccidere Rin. Capisce che è una marionetta; non si vendica con Sango, quando mette in secondo posto la vita della bambina per un’altra persona a lei importante. Rischia la vita per Miroku lasciando la sua maschera a Rin chiedendole perdono. Anzi, guarda in silenzio come Rin ringrazia Sango restituendole la maschera.

La madre di Sesshomaru riconosce quella felicità del figlio. Sesshomaru accarezza la guancia di Rin, il primo gesto di affetto verso quella bambina.

Rin è l’unica persona a cui mostra un contatto fisico compassionevole. Entrambi si confortano a vicenda.

A finale di serie, quando Sesshomaru lascia Rin nel villaggio di Kaede, ci riporta al suo insegnamento: “scegliere”. Deve essere Rin  a scegliere dove vivere. Sa che lì è al sicuro, veglia su di lei a distanza; come quando il demone radici attacca il villaggio; lui si pone sul tetto della casa di Sango per tenere il demone lontano. Rin viene reintegrata nella società, vive in pace e in sicurezza.

Anche Sesshomaru ha dimostrato più volte come Rin l’ha cambiato, la compassione per Kagura, l’accettazione di Kohaku, la tolleranza per Kagome, il perdono di Sango.

L’amore di Sesshomaru e Rin è quello più maturato nel tempo. Kagome e Inuyasha nonostante siano coetanei, sebbene Inuyasha in realtà ha 200 anni, fisicamente 15, ma a livello di rapporti sono coetanei.

Per Miroku e Sango il loro rapporto è maturato con la gelosia. Miroku ritrovava la spensieratezza nell’inseguire le donne, per allontanarsi dalla maledizione, e dal suo futuro apparentemente scritto.

Sango aveva perso di recente la sua famiglia, uccisa dal proprio fratello, manovrato da Naraku.

La coppia Sesshomaru x Rin è una relazione sana cresciuta col tempo, non c’è gelosia. Le aspettative sono minime, solo una valigia piena di piccoli dettagli. Entrambi avevano perso qualcosa: Sesshomaru il braccio, ferito mentalmente e anche fisicamente, Rin la voce ed era sola al mondo. Entrambi  hanno trovato insieme la voglia di rialzarsi.

“Per i boschi va, per i monti va, quando dormi è là, quando sogna è là. Sesshomaru viaggia sempre, dove mai sarà… con accanto lo zio Jaken dove se ne andrà. Quando Rin si sente sola, lei lo aspetterà. Sesshomaru le vuol bene, da lei tornerà.”

Rin episodio 77, le due spade

Tutti in Inuyasha” hanno vissuto un periodo buio. Inuyasha, un’ infanzia infelice tra discriminazioni, ha visto sua madre piangere per lui, rimasta sola senza il suo grande amore.

Kagome ha perso suo padre da giovane, e a soli 15 anni ha dovuto vedersela con un essere come Naraku, in un epoca non sua, tra maledizioni, demoni e bagni freddi.

Miroku ha visto suo padre morire, sapendo che avrebbe fatto la stessa fine, con il compito di avere un’erede per portare avanti la vendetta contro Naraku.

Sango ha visto suo fratello uccidere la sua famiglia, e rimanere tra la vita e la morte.

Sesshomaru sentitosi messo in disparte da suo padre, la sua figura di riferimento.

Tutti questi personaggi sono riusciti a curare le proprie ferite grazie all’amore.

Inuyasha ha travato qualcuno capace di accettare ciò che egli è: un mezzo demone, ciò che altri non erano riusciti a fare. Kikyo lo voleva umano, lui si voleva demone. Voleva un posto in cui sentirsi accettato. Grazie a Kagome che gli ha insegnato ad essere se stesso, è riuscito a trovare un posto nel mondo.

Miroku ha trovato l’amore in una donna capace di essere amica, compagna e moglie. Lei, che ha visto la sua famiglia cadere a pezzi è riuscita a crearsene un’altra con tre bellissimi figli.

Sesshomaru ha imparato ad amare, grazie alla bambina che gli ha dimostrato l’umanità delle persone.

L’insegnamento di suo padre era questo; trovare uno scopo nobile, quello di proteggere qualcuno.

Curiosità:

  • Nell’episodio 35, quando Rin ritorna da Sesshomaru con del cibo è apparentemente guarito, molto probabilmente stava aspettando il suo ritorno.
  •  Rin viene spesso vista raccogliere fiori, forse viaggiare in sentieri fioriti non è un caso, inoltre raccoglie fiori per Sesshomaru come se fosse una cosa solita (episodio 79)
  • Rin riesce a capire Sesshomaru, anche se per gli altri può sembrare testardo e freddo. Nell’episodio 15 di Inuyasha final act, quando Sesshomaru si sbarazza di Tenseiga, Rin la raccoglie dicendo a Totosai che gliela avrebbe data quando  si fosse calmato. Anche nel dramma cd, è l’unica a capire cosa le stesse dicendo.
  • Sesshomaru utilizza toni più rispettosi quando parla con Rin.
  • In un intervista su Shonen Sunday Super la Rumiko aveva dichiarato che Sesshomaru già al primo momento ordinò a Jaken di trovare un kimono che si adattasse alla spensieratezza di Rin. traduzione fornita da @eERIchan tramite Tumblr )
  • L’abilità di brandire Tessaiga in varie occasioni (episodio 133/134 più il terzo film) saranno dovute all’influenza di Rin. In fondo, adesso anche lui ha qualcuno da proteggere.
  • Rin sembra costantemente interessata al livello ingenuo alle possibili pretendenti di Sesshomaru, da Sara (la prima donna che amò Sesshomaru) a Kagura.

Se volete rivedere gli episodi o capitoli manga incentrati su questa coppia insolita e speciale, vi invito a riguardare gli episodi: 5 com’era prima Sesshomaru- 35 – 39 – 44 – 75 – 80 – 96 – 99 – 111 – 162 – 166; final act 9 -15-26 e il terzo film. Nel manga i capitoli 129 -157- 219 – 253 – 468 – 469 – 471- 537.

Sono grata alla serie Yashahime seppur non ancora terminata, perché ha permesso a noi fan di far chiarezza su un sentimento all’epoca non certo. Nonostante abbia distrutto la tranquillità familiare del gruppo principale, e di questi due ultimi citati. Spero vivamente che verso la fine la storia sia capace di rimettere le cose a posto, e di riunire le famiglie come dovevano essere.

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